Storia di un'intuizione
Tutto è iniziato da Renzo Taffarello, un’intuizione e la sua capacità di saper guardare incredibilmente lontano. Renzo è sempre stato un corsaro: uno che riduce al minimo il tempo che passa tra l’idea e la sua attuazione. Cuore visionario, testa pragmatica: una combinazione micidiale per un diciassettenne a bordo della Locomotiva d’Italia. Renzo guarda, osserva, ragiona. È in un negozio di Genova quando vede un commesso avvolgere delle scarpe nella carta e consegnarle ad un cliente che le mette sottobraccio. Il sacchetto, dannazione, ci vuole un sacchetto. Meglio ancora se personalizzato. Meglio ancora se a farlo sono io. Pronti? Via. Si comincia.
Il primo sacchetto, guardandolo oggi, è brutto: marrone, in propilene, con due laccetti. Ma tutti i neonati, diciamocelo, sono bruttarelli. Renzo lo sa, e con una mano lo migliora, con l’altra crea l’azienda: tanti metri quadri, tanta bella gente, tanti sacchetti che escono. Renzo affonda il piede sull’acceleratore, pensa di andare veloce, ma ancora non sa che in realtà è ancora in prima.
Ingrana la marcia, ingrana l’azienda. Conquista l’Europa con innovazioni pazzesche. Una fra tutte: la stampa opaca. Diavolo di un Renzo, ancora una volta un’idea semplice è un’idea geniale.